Blog in costruzione


martedì 10 dicembre 2013

Pubblico impiego e abuso di contratti a termine

Pubblico impiego e abuso di contratti a termine

  • Scritto da  Valentina Serenelli

Sono una dipendente pubblica assunta con contratto a tempo determinato, ma credo che si tratti di un contratto viziato da illegittimità. Come posso tutelarmi?
L’art. 4 del Dl 31 agosto 2013, n.101, convertito in legge il 30 ottobre 2013, n.125, è intervenuto  nel tentativo di porre un freno all'utilizzo, spesso illegittimo, dei contratti a termine nei comparti pubblici e arginare ogni possibile discrezionalità delle Amministrazioni nel fare ricorso a tali tipologie contrattuali, stigmatizzando il principio che detti contratti siano attivabili per rispondere ad esigenze di carattere esclusivamente” temporaneo o eccezionale, e prevedendo sanzioni per i dirigenti che si rendano responsabili di irregolarità nell'utilizzo del lavoro flessibile.
La norma ha, però, contestualmente ribadito il “divieto di trasformazione del contratto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato”.
L'art. 5 del Dlgs. 368/2001 che, per il settore privato, prevede – nelle ipotesi di ricorso abusivo al contratto a termine – la conversione automatica del rapporto a tempo determinato in un rapporto a tempo indeterminato, continua perciò a non operare nei confronti dei datori di lavoro pubblici.
L’utilizzo abusivo di contratti flessibili nei comparti pubblicilegittima il lavoratore a ottenere il  risarcimento del danno, unico rimedio a tutela del dipendente pubblico assunto con un contratto precario del quale sia accertata l'illegittimità.
L'entità del risarcimento dovrà essere stabilita dal giudice entro limiti quantitativi che vanno da un minimo di 2,5 mensilità di retribuzione, ad un massimo di 12 mensilità (art.32, comma 5, della legge n.183/2010)
Per informazioniwww.patronato.acli.it

Nessun commento:

Posta un commento